giovedì 28 febbraio 2013

Garden Tree House: la casa sull'albero o l'albero in casa?

Una volta, quando ero bambino, ricordo che una persona mi raccontò di un fatto che gli era accaduto quando aveva più o meno la mia età, al quale io diedi non molta importanza, probabilmente non riuscendo a comprendere appieno quale fosse la vera natura dei suoi sentimenti...  

..."nelle fotografie della mia infanzia che sono state prese di fronte alla vecchia casa della mia famiglia, c'erano due alberi verdi che fiancheggiavano l'ingresso principale. Gli alberi erano un indicatore personale del trascorrere del tempo; come sono cresciuto io, così fecero anche loro. 
Quando la mia famiglia si trasferì, io - alla giovane età di otto anni - ho dovuto dire addio a quegli alberi, un addio difficile. E la cosa più devastante è stato dover apprendere anni dopo che i nuovi proprietari li avevano tagliati."  

In qualche modo, ricordando questo episodio, sono colpito dalla sensibilità che Hironaka Ogawa & Associates hanno dimostrato nel loro progetto di Tree House Garden e credo di aver ben compreso il significato di quelle parole.  


Come estensione della casa originale in Kagawa, Giappone, per la figlia e suo marito, Garden Tree House ha richiesto l'abbattimento di un albero Azelkova e di un albero di canfora che avevano accompagnato la casa principale per 35 anni.  


Gli alberi, testimoni importanti di ricordi d'infanzia, sono stati essiccati e conservati per essere utilizzati come pilastri strutturali principali per il soggiorno, la sala da pranzo e la cucina.  


Sia per il piano terra che per lo spazio loft, gli alberi sono un punto focale visivo e influenzano gli altri elementi organici in casa, tra cui un corridoio curvo e le travi in legno. 


Anche nel loro stato attuale, gli alberi sembrano generare nuova vita, dando forma ad una scultura: una luce bianca pende da uno dei rami degli alberi, un nuovo tipo di fiore che sboccia dall'albero.



Avete mai pensato alla birra in questo modo?

Avete mai voluto qualcosa a tal punto da volere che fosse ovunque o addirittura che vi circondasse? Beh, per gli appassionati di birra ora ci sarà anche questa possibilità.

I titolari di un bed & breakfast a Ostbevern, Germania, hanno pensato di riutilizzare le vecchie botti della fabbrica di birra locale . In che modo? Semplice, trasformandole in mobili: vale a dire, letti. Hanno infatti creato una stanza "Beer Barrel". 


In vendita tramite Airbnb - un popolare servizio online che permette alle persone di elencare le camere in affitto, le case vacanza e altre oppurtunità di alloggio a breve termine - l'hotel ha trasformato barili di birra di grandi dimensioni della locale Birrerria Pott's in letti singoli e matrimoniali. 




Il B & B dispone in realtà di tre "camere birra", ma in questa in particolare è stato utilizzato un barile che per oltre 100 anni ha trasposrtato la birra Pott's - dal 19° secolo fino al 1995




Con un taglio semircolare su una delle testate i proprietari hanno ricavato un apertura, permettendo agli ospiti di accedere alla piattaforma installata all'interno, grazie ad una piccola scala. 


Con il suo soffitto ad arco, è come un letto a castello accogliente. 




La camera dispone anche di due letti supplementari, e tutto l'ambiente si ispira alla "fresca bevanda a base di orzo". 


Ma non finisce qui. Gli ospiti infatti possono avventurarsi al laghetto presente nella proprietà e utilizzare un altro barile del 19 ° secolo che è stato trasformato in una sauna


Al loro rientro in una delle camere a botte di birra, ad attenderli ci saranno bei boccali di birra fredda.


La Birreria Pott's opera nel Nord Reno-Westfalia, Germania, dal 1769. Ora, a quasi 250 anni dalla sua fondazione, oltre ad un delizioso infuso, stanno materializzando un'esperienza fresca e creativa per gli amanti della birra.




Dalla Cina con furore...arriva il Titanic II

Quello del Titanic II è sicuramente un progetto particolare e suggestivo. Basato sul RMS Titanic, ha lo scopo di riprodurre quanto più verosimilmente possibile il famoso transatlantico. Quest'opera ha già al suo attivo ben due differenti proposte: la prima fu abbandonata nel 2006 e la seconda è stata annunciata nel 2012.


Nel 1998 lo studio di fattibilità ingegneristica dell'opera fu affidato alla rivista americana Popular Mechanics con la consulenza del college "Webb Institute" di New York, istituto universitario specializzato ingegneria navale. I cambiamenti rispetto alla versione originale interesserano soprattutto l'opera viva, cioè la parte di scafo al di sotto della linea di gallegiamento. Questo significa che le variazioni non saranno quindi visibili dall'esterno e seppure diversa a confronto dell'originale, il Titanic II apparirebbe quasi uguale ad esso. Le principali modifiche dovessero essere:
  • Scafo saldato, e non rivettato
  • Minori consumi di carburante aggiungendo un bulbo di prua 
  • Timone allargato e presenza di un'elica di prua per una migliore manovrabilità
  • Stabilizzatori orizzontali
  • L'adozione di un sistema di propulsione elettrodiesel, che libererebbe lo spazio usato dalle 159 fornaci a carbone e 29 caldaie del Titanic.
  • Lo spazio liberato potrebbe essere usato per impianti di trattamento dei rifiuti, depurazione dell'acqua, aria condizionata.
A differenza della versione originale dove dei quattro fumaioli presenti tre servivano per espellere i fumi di scarico e uno come presa d'aria per la ventilazione, nel Titanic II tutti e quattro i fumaioli saranno finti (ed avranno prettamente uno scopo ornamentale), poiché lo scarico di un motore diesel non richiede la loro presenza. Rimaneva però ancora un dubbio: la fattibilità economica. I costi rispetto ad una moderna nave da crociera sarebbero doppi a causa delle sfide ingegneristiche. 

Ma abbiamo parlato di due progetti...quali sono?

Il primo progetto (2000-2006) vede come protagonista l'uomo d'affari e magnate sudafricano Sarel Gous, che propose la costruzione del Titanic II nel giugno del 2000, avendo affermato di possedere i disegni originali della  famosa nave e di volere quindi realizzare il suo sogno. Se la nave fosse stata completata avrebbe avuto una lunghezza di 290 metri e una larghezza di 33 metri. Il magnate presentò la proposta al Consiglio della città di Belfast, dopo essersi consultato con il dipartimento tecnico dell'industria cantieristica navale Harland and Wolff a Belfast, in Irlanda del Nord. La nave poteva essere costruita con circa 500 milioni di sterline. Si prevedeva che la nave sarebbe stata la più grande nave da crociera del mondo.
Nel novembre del 2000, Gous firmò un accordo con un'azienda situata nel Principato di Monaco per finanziare la costruzione della nave, dove dichiarò anche che i lavori di costruzione sarebbero iniziati all'interno dei successivi nove mesi.
Il nome della compagnia che avrebbe dovuto gestire il Titanic II sarebbe stato "White Star Line", rappresentando una rinascita della defunta compagnia navale. Il nuovo Titanic, in costruzione al cantiere navale di Harland and Wolff a Belfast, sarebbe dovuto essere molto simile alla nave originale. Fu pianificato che avrebbe avuto gli interni di una moderna nave da crociera e sarebbe stato più grande del Titanic originale.
Fin dal principio il punto focale dell'opera era di costruire una copia esatta ma con abbastanza scialuppe di salvataggio. 
Il progetto però si inabissò nel 2006 a causa di intoppi regolamentari (troppo legno per i regolamenti antincendio, le scialuppe del Titanic originale sono troppo in alto - ora i regolamenti permettono di avere le scialuppe ad un altezza massima di 15 metri al di sopra del galleggiamento -, alti costi e un basso supporto al progetto - anche l'ultima sopravvissuta del Titanic Millvina Dean espresse pubblicamente il suo disappunto. 

Il secondo progetto (2012-Presente) è stato commissionato dal magnate minerario australiano Clive Palmer, ad una azienda di proprietà dello Stato cinese. L'inizio dei lavori è previsto per la fine del 2013, data confermata dal miliardario, e la nave dovrebbe essere pronta a salpare entro il 2016. Il Titanic II (il cui prezzo di costruzione non è stato ancora reso noto), ha dichiarato Palmer, sarà progettato cercando di mantenere il più possibile la verosimiglianza con l'originale sotto il profilo delle specifiche e del design, ma vanterà le tecnologie più avanzate nel campo della sicurezza e dell'affidabilità per i 2600 passeggeri e i 900 membri di equipaggio. 
Dopo aver trovato un'intesa con il governo cinese, l'australiano ha deciso di affidare la costruzione ai cantieri CSC Jinling.
«La nave sarà altrettanto lussuosa come l'originale, ma naturalmente sarà dotata di tutte le tecnologie più avanzate del 21° secolo, e degli ultimi sistemi di navigazione e sicurezza.»
ha dichiarato Clive Palmer durante un comunicato stampa, tenutosi poche settimane dopo il centenario dell'affondamento del Titanic. Il nuovo transatlantico salperà da Southampton diretto a New York, ripercorrendo la rotta originale e ai passeggeri (si contano già 40000 prevendite per il viaggio inaugurale) saranno forniti abiti e biancheria in stile inizio Novecento, e anche il menù sarà il medesimo, così come la divisione in cabine di prima, seconda e terza classe. Il magnate minerario del Queensland negli ultimi anni ha ampliatio i suoi interessi nel turismo, essendo infatti proprietario di un lussuoso resort nella Sunshine Coast, ed ha in programma di realizzare una flotta di navi di lusso, per la propria compagnia navale, la Blue Star Line, della quale farà parte per l'appunto anche il Titanic II.

la cabina di prima classe

La cabina di terza classe

La sala da pranzo di prima classe

La sala da pranzo di terza classe

La timoneria

La scalinata centrale

La grande cupola vetrata sopra alla scalinata centrale

Gli ascensori

La sala radio

La sala fumatori

Il "Café Parisien"

Il campo da squash

La piscina coperta

Il bagno turco

venerdì 22 febbraio 2013

Avete mai pensato di preparare un espresso con il microonde?

Piamo, l'espresso a microonde direttamente nella tazzina by Lunar

 

 

Latte magro alla tripla vaniglia, senza schiuma. Doppio macchiato freddo extra shakerato. Americano. Ogni amante devoto dell'espresso sa che iniziare la giornata senza una tazza della propria bevanda preferita non è il modo migliore. Anche se spesso non abbiamo il tempo materiale di andare al bar e poiché la maggior parte di noi non ha lo spazio per una macchina per caffè espresso, molti di noi hanno un forno a microonde.   
Piamo è una risposta intelligente a questo dilemma. Questa simpatica soluzione vi permetterà di amare ancora di più il vostro caffè espresso, proprio perchè a portata di mano.


Composto da quattro parti, la tazza per il caffè espresso, la camera di bollitura dell'acqua, il filtro e il tappo copri filtro, è semplicissimo da utilizzare.


Basta riempire con l'acqua, aggiungere il caffè al filtro, ruotare questi pezzi insieme, poi porre il tutto sulla parte superiore della tazza. Metterlo in forno a microonde per 30 secondi...


...et voilà, un perfetto caffè espresso.  Sia che preferiate cialde o caffè macinato, Piamo può fare entrambe le cose.


Si tratta di un design pulito con una tazza per il caffè espresso bianca, un filtro rosso, un moderno coperchio trasparente smussato.


Un vecchio portone, un vecchio banco da falegname, tanta fantasia e...

Il tavolo in legno rigenerato e non solo... by Manoteca

 

Un tavolo, un ufficio, un portone...

Manoteca è uno studio di design con sede a Bologna incentrato sulla progettazione di mobili rigenerati. Il primo pezzo si chiama Indoor, è un tavolo costruito partendo da un vecchio portone da esterni. Può essere usato come un tavolo per 8 persone oppure può essere aperto e utilizzato come scrivania / stazione di lavoro. 

Un tavolo per 8 persone...

...Oppure una scrivania/contenitore...


Le tre tasche in cuoio rigenerato e il cassetto porta oggetti






Il secondo pezzo chiamato Olmo è un lavello per la cucina montato su un vecchio banco da falegname, ma questo non è tutto, c'è molto di più da vedere sul sito di Manoteca.